Manovra: Dellabianca
(Compagnia delle opere), soddisfatti per Ires
Peccato mancata introduzione incentivi fiscali per datori lavoro
20 Dicembre, 16:11
(ANSA) – ROMA, 20 DIC – “Come Compagnia delle Opere siamo soddisfatti che alcune istanze, emerse dal costante dialogo con nostre opere associate e che abbiamo portato all’attenzione del
Governo e del Parlamento in questi ultimi mesi, siano state prese in considerazione e inserite nella Manovra” – dichiara Andrea Dellabianca, Presidente nazionale
Cdo. “Compagnia delle Opere è un’associazione che da sempre unisce le tre anime che la caratterizzano maggiormente: opere profit, non profit ed educative. Proprio per ognuno di questi ambiti abbiamo voluto fare delle richieste precise alla politica. Riteniamo che un primo essenziale passaggio sia correlato al tema del “Quoziente Familiare” su cui si può assolutamente fare di più e che rappresenta il cuore della riforma fiscale.
È una misura che Cdo sostiene e richiede da anni, ed è comunque motivo di orgoglio vederne finalmente l’inserimento almeno come principio. Riteniamo che sia fondamentale riconoscere la famiglia come un ente fiscale autonomo, con una soggettività giuridica distinta dai singoli membri. È essenziale cominciare a ridurre la pressione fiscale in base alla composizione del nucleo familiare, un segnale importante soprattutto vedendo il problema della denatalità che sta colpendo il nostro Paese nel corso di questi anni”. Il Presidente Dellabianca continua sui temi che riguardano il supporto alle aziende, tema centrale per Compagnia delle Opere, “Abbiamo valutato in maniera estremamente positiva e lungimirante la stabilizzazione del congedo parentale all’80% per i primi tre mesi della nascita. Allo stesso tempo è di primaria importanza anche il sostegno alle aziende italiane. Proprio per questo motivo abbiamo sempre ritenuto essenziale introdurre una detassazione degli utili reinvestiti in azienda, specie nelle PMI. E per questo siamo soddisfatti
dell’IRES premiale, con un taglio del 4% alle imprese se l’80% dell’utile resta in azienda. Peccato per la mancata introduzione degli incentivi fiscali per i datori di lavoro che hanno sottoscritto il
Codice di Autodisciplina dell’impresa responsabile in favore della maternità, promosso dal Ministro Roccella”, ha detto tra l’altro. (ANSA).