1 luglio | A Borgo Digani la tecnologia incontra la solidarietà

Martedì 1° luglio, oltre una settantina di Soci e amici hanno preso parte al consueto evento estivo di Cdo Bologna: prima per un incontro a tema per poi proseguire la serata con la cena sotto le “le fresche frasche” dei grandi alberi del parco di Borgo Digani.

L’incontro, intitolato “OLTRE L’ALGORITMO: L’AI CHE TRASFORMA”, è stato un interessante approfondimento sul tema molto attuale dell’Intelligenza Artificiale e delle sue applicazioni.

Grazie al contributo d’esperienza Giacomo Corghia, Responsabile Servizi informativi di TransCoop, ha raccontato gli effetti dell’introduzione di applicazioni A.I., all’interno del sistema organizzativo aziendale. Di seguito, l’intervento del Prof. Alessandro Ballabio, filosofo e scrittore ha evidenziato come l’A.I stia già influenzando le relazioni umane. Da insegnante di liceo, Ballabio si interfaccia con il mondo dei giovani e coi propri studenti attraverso un osservatorio privilegiato che gli permette di fatto, di avere con loro una discussione diretta e articolata.

Da entrambi è emerso evidente il grande rilievo sociale delle tecnologie di intelligenza generativa. Il contributo che queste possono portare alle relazioni contribuisce, in termini applicativi al miglioramento dei processi. Un cambiamento che è qualcosa di inimmaginabile, soprattutto perché in costante evoluzione, per effetto della capacità di apprendimento e trasformazione insito in esse. La cosa altrettanto evidente è però che “Intelligenza Artificiale” per definizione è un vero e proprio ossimoro, una contraddizione nei termini.

Infatti, in quanto artificiale, implica che qualcuno l’abbia progettata e costruita. L’A.I. ha dunque bisogno di una umanità che la educhi.

Ecco allora che il tema chiave è quello della condizione in cui l’A.I. e le persone agiscono e convivono. Una convivenza in atto. Tutti noi, consapevolmente o inconsapevolmente ci abbiamo già a che fare. L’A.I. resta una macchina, meravigliosa ma non è umana, necessita di educazione dell’umano.

Il messaggio che possiamo cogliere dai due interventi è: nessuna paura, ma attenzione.
Educare la macchina è fondamentale affinché impari bene e non tragga proprie autonome risposte – peraltro tra le sue prerogative c’è di dare comunque risposte e proporre soluzioni – non attinenti o addirittura fuorvianti della realtà.
Tutto ciò è estremamente affascinante. Ci fa capire che siamo in un nuovo “industrialesimo, che è un termine improprio che non esiste, ma che può spiegare come tutto stia cambiando. Un cambiamento epocale che viaggia a una tale velocità che non ha paragoni nella storia. Ancora una volta però, si tratta di un cambiamento che non può fare a meno dell’Uomo.

Grazie ad una tanto inaspettata quanto gradita brezza serale, la cena nel parco che è seguita, tra le grandi piante che facevano da scenografia, è stata un momento molto suggestivo e rigenerante.

Tutto presso il Centro Multiservizi della Coop. Sociale la Venenta – Borgo Digani. Un luogo dove la Solidarietà è il collante del fare quotidiano.

Avevamo pensato a questo momento per stare bene! L’ingrediente speciale, come sempre, è stata la nostra voglia di convivialità informale e sincera che si è resa evidente.

CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI DELLA SERATA