La nuova academy della Compagnia delle Opere di Rimini, al via lo scorso 2 aprile, ha coinvolto oltre un centinaio di persone. Imprenditori, liberi professionisti, ma anche neolaureati che hanno accolto l’invito della Cdo ad entrare in una delle aziende più importanti della nostra provincia e a scoprirne alcuni segreti.

Ad introdurli e accompagnarli, Paola Giuri, Associate Dean for Professional Masters, Bologna Business School e Professoressa di Management all’Università di Bologna e Alessandra Benedetti, Digital Transformation & Business Remodeling Director di SCM Group.

‘Come la gestione dei dati cambia la relazione con i clienti. L’esperienza di SCM Group’, questo il tema della prima tappa dell’academy, che ha ripercorso i 70 di storia del gruppo, focalizzandosi soprattutto sugli ultimi anni di evoluzione da azienda che costruisce macchine a business partner orientato ai servizi, tramite il “Buffalo Project” per competere con la concorrenza low cost e le software house.

La trasformazione, iniziata nel 2012 con un e-shop, include un CRM, un portale clienti e una Control Room con oltre 3000 macchine connesse per assistenza proattiva, e che i visitatori hanno potuto vedere di persona.

SCM, ha sottolineato Alessandra Benedetti, ha avviato un profondo processo di trasformazione a partire dall’analisi delle esigenze dei propri clienti e degli utenti che utilizzano i suoi prodotti.

Si è così avviato, negli anni, un percorso di ‘servitizzazione’ del prodotto attraverso lo sviluppo di soluzioni integrate che comprendono la macchina, il servizio e il software, con l’obiettivo di una più efficace fruibilità, guidata dall’innovazione tecnologica e dalla data science.” Questo processo di trasformazione sta determinando una evoluzione di tutte le funzioni aziendali basandosi su quattro aree chiave: organizzazione focalizzata sul cliente, gestione centralizzata dei dati, sviluppo delle competenze delle persone e creazione di un ecosistema di partnership.

Il gruppo ha anche introdotto team agili e programmi di formazione per sostenere questo cambiamento culturale e digitale, che ha l’obiettivo di offrire la macchina come servizio, spostandosi dalla vendita di asset all’utilizzo. Nessun percorso di trasformazione può essere facile a causa degli inevitabili ostacoli e possibili resistenze ma l’azienda persegue attivamente questa trasformazione, consapevole dell’importanza delle persone, dei dati e della cura del cliente.

A conclusione dell’evento, il vicepresidente di SCM Group, Giovanni Gemmani, ha evidenziato che la crescente complessità del contesto competitivo renderà sempre più necessaria una differenziazione dell’offerta. Da qui la decisione forte di puntare sull’affiancamento e la prossimità con il cliente, con competenze a 360 gradi. Tutto questo non sarebbe possibile alla sola proprietà. Per questo si è rivelato necessario un sempre più deciso impiego di manager competenti e innovatori. Gestire questa complessità è e diventerà sempre più un fattore culturale distintivo e un modo per competere. Questo ha richiesto anche un atto di umiltà da parte della proprietà, passando dal mito del comando all’intelligente umiltà del controllo.

5 cose che ogni azienda può imparare da Knower presso SCM Group

  1. Il cliente al centro, sempre

Non basta vendere un prodotto o un servizio: occorre diventare partner del cliente, ascoltare i suoi bisogni e offrirgli soluzioni su misura, anche dopo la vendita.

  1. Il valore nascosto nei dati

Ogni azienda ha dati, anche le più piccole. La differenza la fa chi sa organizzarli e usarli per migliorare decisioni, servizi e relazioni. Anche un semplice CRM può trasformare il modo di lavorare.

  1. Le persone fanno la differenza

La tecnologia da sola non basta. Serve investire su formazione, apertura al cambiamento e coinvolgimento di tutti, dai senior ai giovani talenti. La cultura aziendale è la vera leva della trasformazione.

  1. Innovare con semplicità e concretezza

Non servono per forza grandi investimenti o algoritmi complessi: spesso bastano strumenti accessibili (come Power BI o un portale clienti) e tanta chiarezza sugli obiettivi.

  1. Il coraggio di cambiare (anche quando va tutto bene)

Aspettare la crisi per cambiare è rischioso. SCM ci insegna che serve coraggio, visione e umiltà per mettere in discussione abitudini consolidate e prepararsi al futuro prima che arrivi.

Il prossimo appuntamento di Knower è previsto per

giovedì 5 giugno dalle ore 16,00
a Rimini presso Teddy Group.

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